L’esperienza della gravidanza, del parto e dei primi mesi con il bambino rappresenta uno dei momenti più intensi della vita di una coppia. Oltre all’impegno fisico legato ai cambiamenti organizzativi e ai nuovi ritmi quotidiani, si attivano emozioni nuove e profonde, alcune delle quali non del tutto coscienti. Molti sentimenti appaiono spesso ambivalenti: l’euforia può facilmente convivere con l’ansia, la soddisfazione con il dubbio, la gioia con la paura.
Soprattutto con il primo figlio, le incognite della nuova esperienza possono produrre paure, che a volte sono fondate ma spesso sono eccessive o del tutto inutili. Ogni timore, però, deve essere preso in giusta considerazione (anche per il semplice fatto di essere comparso) e utilizzato positivamente: la paura, se contenuta, rende attenti e sensibili, mostra l’importanza e il valore di ciò che stiamo facendo, porta ad avere fiducia in chi può darci una mano, aiuta ad accettare i propri limiti e ad individuare il confine oltre il quale agisce l’imponderabile e il mistero.
Nelle prima parte di questo libro ho raccolto le ‘paure’ espresse da mamme e papà durante gli incontri di accompagnamento alla nascita che, assieme alle ostetriche, organizziamo in consultorio ormai da molti anni (e su questi timori generalmente si procede con un confronto collettivo, aiutati da semplici informazioni di base). Per ogni ‘paura’ propongo un breve commento con l’intento non certo di indicare soluzioni definitive, ma più semplicemente di attivare spunti di riflessione. Mi auguro che una lettura condivisa di mamma e papà in attesa possa favorire un equilibrato riferimento per un loro personale confronto.
La parte centrale del libro utilizza quesiti reali, e molto specifici, formulati da genitori in un periodo successivo alla nascita del figlio, che mi sono stati inviati attraverso il sito www.vocidibimbi.it. Con Ciro Capuano e Davide Poletti abbiamo attivato questo spazio web nel 2003, infastiditi dall’eccesso di materiale reperibile in rete mescolato a messaggi promozionali o commerciali. In quasi dieci anni ci sono giunte oltre 800 domande, formulate di solito dalle mamme, ma anche dai papà e dai nonni.
L’argomento prevalente è quello dei disturbi del sonno e dei problemi alimentari. Ad alcuni quesiti (in realtà pochissimi) non abbiamo potuto dare una risposta perché richiedevano di visitare il bambino, o perché avrebbero interferito con la regolarità del rapporto tra la famiglia e il pediatra. La maggior parte delle domande, però, sono risultate interessanti, generalmente basate sulla giusta aspettativa di non ricevere formule o ricette, ma semplici consigli. Chi ci interpella di solito ha già letto le riflessioni che abbiamo pubblicato sul sito e quindi chiede un’opinione personalizzata per uno o più problemi specifici.
Da diversi anni utilizzo alcune di queste domande nei corsi di formazione per gli operatori sanitari, con un obiettivo prettamente didattico ma il più possibile legato a situazioni concrete. In questa parte del libro propongo un percorso analogo: partire da fatti concreti, quelli della realtà di tutti i giorni, mettendo a fuoco il problema, per poi tentare una generalizzazione affinché il singolo caso possa servire ad altri.
La terza e ultima parte ha invece l’intenzione di spiccare un piccolo volo, così da staccarci un momento dal quotidiano e offrirci una visione dall’alto dell’essere genitori, di questa incredibile esperienza che cambia nel profondo e per sempre. Il mondo del fare e quello dell’essere sono sempre strettamente connessi, si sostengono e si completano a vicenda: ho sperimentato su me stesso e sugli altri che per crescere un bambino, e per essere genitori, è importante una buona dose di consapevolezza. Oltre ai suggerimenti pratici, abbiamo un grande bisogno anche di idee e di ‘pensieri alti’; e ogni tanto è importante trovare il tempo e l’energia per fermarci e fare il punto sul cammino che siamo già riusciti a percorrere e su quello che ancora ci attende, perché il camminare è più importante e più bello dell’arrivare.
Tratto da “Crescere un figlio”, Mondadori 2013
http://giornaledelcorriere.altervista.org/la-musica-house-fa-venire-il-cancro-pronto-il-decreto-per-bandirla/
Good reading yyour post